Per approfondire
Nella seconda decade del Trecento, San Gusmè era un villaggio costituito da 25 case, posto a poca distanza dalla temibile frontiera con il nemico fiorentino, condizione che sottoponeva il paese a frequenti aggressioni comuni a centri come Cetamura, Villa a Sesta, Campi e Rosennano.
Nel 1364 gli abitanti di San Gusmè, in accordo con quelli di Villa a Sesta e Campi, avviarono una prima opera di fortificazione. Gli attacchi e le devastazioni continuarono fin quando, nel 1370, Siena, messa alle strette anche da minacce di diserzione, deliberò una serie di sgravi annuali delle tasse per finanziare la costruzione di quello che sarebbe diventato il vero Castello di San Gusmè.
Le mura della nuova fortificazione, al loro apice, erano larghe circa 1 metro, avevano 6 bastioni e 2 angoli speronati; vi era un accesso principale, che guardava Siena verso Sud Ovest, dotato di Ponte Levatoio (dal 1431) e una porta secondaria sul lato opposto, chiamata Porta Senese o più abitualmente “ Porticciola” in direzione Nord Est. Tra il 1479 e il 1482 Siena finanziò l’allargamento del passaggio di ronda sulle mura (dove era quasi impossibile camminare) tramite la realizzazione di beccatelli (arcatelle in aggetto) interni.
Con lo studio realizzato fra il 2023 e il 2024 e che ha interessato anche gli interni di diverse abitazioni, si è arrivati alla conclusione che le mura medievali sono ancora presenti per gran parte del perimetro, ad esclusione di due zone: una prossima alla chiesa e l’altra nella zona del monumento al Luca Cava, (ricostruzione anche recente). Una percentuale inferiore al 10% della cortina, che al suo interno misurava 325 metri.
L’abitato presenta elementi di assoluto interesse, come edifici che potrebbero essere preesistenti al castello, schemi costruttivi che rimandano alla presenza di almeno tre torri, murature basso medievali, un portale duecentesco a grossi conci squadrati, un preesistente tetto a capanna, al di sopra di un edificio ornato da due semicolonne circolari, che potrebbe aver rappresentato il timpano di un edificio importante.
Uno degli elementi più significativi dello studio citato, ha probabilmente individuato lo spazio che poteva essere quello della piazza grande con il suo pozzo, oggi racchiuso all’interno di un edificio la cui costruzione, oltre ad inglobare il pozzo, determinò la suddivisione nelle attuali piazze Castelli e Rossi.
Sempre l’elevato spessore delle murature fa pensare che il grande edificio lineare di Piazza Rossi e che spicca nel profilo di San Gusmè fra i due bastioni e la porta principale, fosse il Cassero, ossia il nucleo più saldamente costruito e fortificato, detto anche “maschio”.
La chiesa attuale dei Santi Cosma e Damiano è stata ricostruita agli inizi del XX secolo, così come la Porta Nuova che guarda in direzione Nord. L’edificio religioso risulta uguale o molto simile a quello rappresentato dal Catasto Lorenese del 1825; questa la ragione che ha portato a ritenere, pur con le dovute riserve, che la chiesa originaria (1008) fosse in quella stessa posizione.
Interessanti infine sono gli indizi stratigrafici nelle murature di ingresso alla chiesa della SS Annunziata, che fu la culla della Compagnia Laicale omonima fondata nel 1582 e che merita di essere visitata non solo per la magnifica opera pittorica del Sorri, ma per l’insieme di corredi e reperti storici che la adornano.
L’Associazione Pro San Gusmè ringrazia:
- Fosco Vivi e il gruppo Castelnuovo della Storia e dell’Arte per i mesi di studio che hanno portato alla ricostruzione delle caratteristiche del castello e per la cura dell’iniziativa di presentazione del lavoro, tenutasi a San Gusmè sabato 11 maggio 2024;
- Il Maestro Architetto acquarellista Massimo Tosi per la realizzazione della ricostruzione grafica del castello, nello stato di massima efficienza, corrispondente con la metà del XV secolo;
- La nostra concittadina, Liliana Pacciani, che ha devoluto alla Pro Loco una parte della sua eredità, destinata in parte alla realizzazione di questa iniziativa ed in altra parte alla realizzazione di questo sito web;
- L’Amministrazione Comunale di Castelnuovo Berardenga per aver sostenuto la realizzazione delle opere grafiche e dei relativi pannelli illustrativi, collocati alle porte del paese.